Allenamento domiciliare con attrezzi Ziva

Allenamento per la corsa – seconda uscita

ALLENAMENTO A DOMICILIO: UNA STRATEGIA PER PREVENIRE GLI INFORTUNI NELLA CORSA

L’allenamento a domicilio si pone come un servizio alternativo e/o complementare a quello svolto in palestra, capace di adattarsi agli spazi domiciliari e ai bisogni della persona6. Sapendo che la motivazione degli utenti potrebbe essere un fattore importante per produrre maggiori benefici da un programma di allenamento a casa, in letteratura sono riportate numerose modalità domiciliari di esercizio contro resistenza per i runners, principalmente mirate ad aumentare la forza e la dinamica della corsa7,8. Di seguito, viene proposta una seduta di allenamento domiciliare contro resistenza: gli esercizi saranno eseguiti a carico naturale o con piccoli attrezzi, come elastici, manubri, sedie e tappetini. È possibile eseguire questa seduta di allenamento in autonomia, previo addestramento con la specialista, più volte a settimana (2/3), rispettando sempre un recupero di almeno 48 ore.

Fondamentale rammentare che rappresenta un esempio che andrà individualizzato considerando eventuali patologie, capacità funzionali, disponibilità e obiettivi della persona.


Le tabelle sottostanti (1,2,3)   riportano nel dettaglio riscaldamento, parte centrale e defaticamento, declinando: il distretto muscolare coinvolto, esercizi, applicativi utilizzati, numero di serie, ripetizioni o durata. Questi parametri sono modulati su runners amatoriali che non praticano gare agonistiche.

La tabella 1 propone una sessione di riscaldamento (5/10 minuti) da eseguire prima della fase centrale, prevede esercizi di mobilità generale di tutti i distretti corporei. Si raccomanda di utilizzare un tempo di recupero di circa 10/20 secondi tra una serie e la successiva.

RISCALDAMENTO
DISTRETTO COINVOLTOESERCIZIOATTREZZO / OGGETTOSERIERIP. / TEMPO
Rachide cervicaleRotazione e flesso/estensione del capo in stazione eretta/130 s
Rachide toraco lombareFlesso/estensione, rotazione e latero flessione del tronco in stazione eretta/230 s
Cingolo scapolo omeraleCirconduzione delle spalle/130 s
Arti inferioriAbduzione/adduzione e flesso/estensione dell’anca in stazione eretta/230 s
Skip alto e basso/230 s
Calciata dietro/230 s

Tabella 1: Esempio di riscaldamento

La tabella 2 riporta nel dettaglio la parte centrale (30/35 minuti), composta da: 8 esercizi contro resistenza, multi e mono-articolari, da svolgere in sequenza. Sono stati selezionati esercizi che riprendono al meglio il gesto tecnico della corsa. Si raccomanda di utilizzare un tempo di recupero di circa 90 secondi tra una serie e la successiva.

FASE CENTRALE
DISTRETTO COINVOLTOESERCIZIOATTREZZO / OGGETTOSERIERIP. / TEMPO
Arti Superiori ed InferioriCoordinazione/230 s
CorePlankTappetino230 s
DorsaliRematoreManubri / Elastici115
PettoraliPiegamentiTappetino18/12
Arti inferioriAffondiManubri210
SquatManubri28/15
Ponte glutei monopodalicoTappetino212
Estensioni sulle punte dei piediMuro212

Tabella 2- Esempio di parte centrale allenamento

La tabella 3 declina una proposta di defaticamento (10 minuti) che prevede l’allungamento dei gruppi muscolari maggiormente sollecitati, abbinato a esercizi di respirazione, da svolgere al termine di ogni sessione di allenamento a corpo libero.

DEFATICAMENTO
DISTRETTO COINVOLTOESERCIZIOATTREZZO / OGGETTOSERIERIP. / TEMPO
Rachide cervicaleInclinazione laterale rachide cervicale da sedutiSedia130 s
Catena cinetica anterioreStretching catena cinetica anteriore da supini (Estensione del tronco da posizione prona in appoggio sulle mani – Sfinge)Tappetino260 s
Catena cinetica posterioreStretching catena cinetica posteriore da seduti (Flessione tronco con AAII distesi in avanti)Sedia260 s
RespirazioneRespirazione diaframmatica da supiniTappetino1120 s

Tabella 3- Esempio di stretching

Allenamento con tappeto Ziva in seguito a infortunio corsa
CONCLUSIONE

In questa uscita è stata presentata una sessione di allenamento domiciliare, basata su alcuni aspetti chiave della corsa dei runners amatoriali. Le tabelle mirano a rendere l’allenamento, pratico, sicuro e fruibile da tutti coloro che, per barriere personali, non riescono a frequentare le palestre9. Nella prossima uscita verrà descritta una proposta di allenamento in palestra, in cui si porrà l’attenzione sulla periodizzazione e il monitoraggio.


Articolo a cura di Pamela Patanè, Fabio Re

Laboratorio di Attività Motoria Adattata (LAMA), Università di Pavia

Laboratorio per la Riabilitazione, la Medicina e lo Sport (LARMS), Roma


BIBLIOGRAFIA

  1. Koopman R, van Loon LJ. Aging, exercise, and muscle protein metabolism. J Appl Physiol. 2009;106:2040-8.
  2. Faulkner JA, Larkin LM, Claflin DR, Brooks SV. Age-related changes in the structure and function of skeletal muscles. Clin Exp Pharmacol Physiol. 2007;34:1091-6.
  3. Jette AM, Harris BA, Sleeper L, Lachman ME, Heislein D, Giorgetti M, et al. A home-based exercise program for nondisabled older adults. J Am Geriatr Soc. 1996;44:644-49.
  4. Rogante M, Grigioni M, Cordella D, Giacomozzi C. Ten years of telerehabilitation: a literature overview of technologies and clinical applications. NeuroRehabilitation. 2010;287–304.
  5. Zampolini M, Todeschini E, Bernabeu Guitart M, Hermens H, Ilsbroukx S, Macellari V, et al. Telerehabilitation: present and future. Ann Ist Super Sanita. 2008;44(2),125–34.
  6. Kamide N, Shiba Y, Shibata H. Effects on balance, falls, and bone mineral density of a home-based exercise program without home visits in community-dwelling elderly women: a randomized controlled trial. J Physiol Anthropol. 2009;28:115-22.
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  8. Thiebaud RS, Funk MD, Abe T. Home-based resistance training for older adults: a systematic review. Geriatr Gerontol Int. 2014;14(4):750-7.
  9. Boullosa D, Esteve-Lanao J, Casado A, Peyré-Tartaruga LA, Gomes da Rosa R, Del Coso J. Factors Affecting Training and Physical Performance in Recreational Endurance Runners. Sports (Basel). 2020 Mar 15;8(3):35
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